Una indagine ha scoperto che quattro comuni italiani sono governati da sindaci di centro destra "casualmente" anche senatori o deputati,con evidente doppio incarico che sfocia nel "conflitto di interessi"
Tra questi quattro comuni,c'è Molfetta il cui sindaco è anche Senatore. Antonio Azzollini eletto sia a Molfetta che a Roma (Senato) tra le file del PdL.
La Consulta ha dichiarato "anormale" il doppio incarico e buon senso vorrebbe che,il sindaco di Molfetta dia le dimissioni,ma da che incarico? Da senatore o da sindaco di Molfetta?
La consulta si è limitata (purtroppo) ad una mera enunciazionne di una anormalità abbastanza evidente,ma mancando un organismo capace di far rispettare ed epplicare la decisione tutto resta come prima.
Molfetta ha un sindaco con tanto di doppio incarico,che la Consulta ha dichiarato "anormale".
Malissimo.
Sarebbe il caso che Antonio Azzollini desse le dimissioni da sindaco come giusto che sia,avendo già un incarico a Roma come senatore del PdL,ma anche la carica di Senatore sarebbe da discutere.
La legge elettorale detta porcellum impedisce agli elettori di eleggere senatori e deputati del Parlamento che vengono nominati dalle segreterie di partito.
Dunque tecnicamente gli elettori hanno scelto solo la composizione politica del parlamento,non i suoi rappresentati,il che significa che deputati e senatori,non essendo scelti dagli italiani sono da considerarsi illegittimi.
Ragionamento abbastanza complicato.
Più semplice il fatto che Azzollini,non si sarebbe potuto candidare alla poltrona di sindaco,fermo restando che il doppio incarico "non era visto come anormale" in quanto nessuno si era espresso in merito.
Insomma adesso abbiamo un sindaco senatore non solo illegittimo ma anche con tanto di conflitto di interessi,ma allora che fare? Chiedere le dimissioni da sindaco o da assessore o da entrambi?
Sarebbe bene che si dimettesse da entrambi i compiti,in primis da sindaco,in quanto ha trasformato Molfetta in un mercato ortofrutticolo a cielo aperto gestito da ex galeotti.
Anche da senatore,ma a Roma non è l'unico.
Intanto la Consulta ha dichiarato "inammissibile" il doppio incarico,ma in Italia manca un organismo forte e autorevole che applichi la legge alla lettera e finisce che a Molfetta continueremo ad avere il sindaco-senatore. "Anormale" il primo incarico "Illegittimo" il secondo.
Viva l'Italia!
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